Pagaie Rosa

Pagaie Rosa - Pink Butterfly

L’associazione Pagaie Rosa Dragon Boat onlus di Roma ha lo scopo di migliorare la qualità della vita delle donne affette da carcinoma mammario ed è composta da donne c he hanno affrontato questo percorso. L’impegno dell’associazione è volto a diffondere un messaggio di speranza e forza a tutte le donne come noi promuovendo l’informazione sull’argomento, realizzando progetti di studio insieme alla comunità medico-scientifica, organizzando convegni e eventi a carattere formativo e divulgativo e soprattutto sostenendo le donne nel loro recupero psico fisico.

Il perseguimento di questi obiettivi avviene attraverso la pratica costante dell’attività sportiva del dragon boat e della canoa polinesiana. La pagaia e la barca sono i mezzi attraverso i quali noi le Pagaie Rosa condividono emozioni, fatica, ricordi, momenti di vita impagabili che segnano il ritorno alla vita.

Il progetto “Abreast in a boat” fu ideato da un gruppo di medici con a capo il dr. Mc Kenzie nel gennaio 1996 presso il Centro di Medicina Sportiva dell’Università Britannica della Columbia. Il suo scopo era quello di confutare la teoria secondo la quale le attività sportive ripetitive che impegnassero la parte superiore del corpo erano da evitare per le donne operate di tumore al seno. Infatti, fino ad allora si riteneva che tali attività potessero favorire il linfedema, un doloroso e inabilitante rigonfiamento delle braccia e del torace conseguenza dell’intervento chirurgico. Il dr Mc Kenzie e il suo staff allenarono al Dragon Boat 24 donne che avevano avuto il tumore al seno. Le 24 donne 6 mesi dopo gareggiarono all’International Dragon Boat Festival di Vancouver e nessuna di loro ebbe problemi di linfedema. Nel 1997 nacque il movimento internazionale delle Breast Cancer Paddlers Survivors, da allora sono centinaia le squadre in tutto il mondo, a testimoniare quanto questa disciplina sportiva sia efficace sia dal punto di vista del recupero fisico che da quello psicologico.

Le Pagaie Rosa hanno iniziato la loro attività costituendo nel 2003 la prima squadra italiana di dragon boat di donne operate di carcinoma della mammella provenienti da Roma e provincia, le Pink Butterfly, in seguito alla partecipazione a un campionato mondiale di dragon boat di squadre di donne operate provenienti dal Canada, dall’Australia e dagli Stati Uniti.more al seno. Infatti, fino ad allora si riteneva che tali attività potessero favorire il linfedema, un doloroso e inabilitante rigonfiamento delle braccia e del torace conseguenza dell’intervento chirurgico. Il dr Mc Kenzie e il suo staff allenarono al Dragon Boat 24 donne che avevano avuto il tumore al seno. Le 24 donne 6 mesi dopo gareggiarono all’International Dragon Boat Festival di Vancouver e nessuna di loro ebbe problemi di linfedema. Nel 1997 nacque il movimento delle Breast Cancer Survivors (www.ibcpc.com), da allora sono centinaia le squadre in tutto il mondo, a testimoniare quanto questa disciplina sportiva sia efficace sia dal punto di vista del recupero fisico che da quello psicologico.

Nel 2003 parlare di attività sportiva per le donne operate di tumore era quasi impensabile, in quegli anni i medici proibivano anche di sollevare le buste della spesa dopo gli interventi e le terapie. Nonostante le difficoltà le nostre donne si sono messe in gioco cercando faticosamente di ritrovare fiducia nel corpo che le aveva tradite con la malattia, impegnandosi in una disciplina poco conosciuta e obiettivamente lontana dai canoni del moderato esercizio fisico eventualmente consigliato. Dall’ostinazione di donne che non si arrendono di fronte a un no, che non accettano di imporsi ulteriori limiti oltre quelli per cui la malattia ha già preteso un caro prezzo, è nata la voglia di fare squadra per combattere il cancro a colpi di pagaia. In barca tutte insieme pagaiando è accaduto un vero e proprio miracolo, quelle donne si sono sentite rinascere.
Il benessere provato, la fiducia in sé stesse ritrovata, la voglia di fare progetti rinnovata, la solitudine allontanata… tutto questo deve essere fatto conoscere a tutte le donne che affrontano lo stesso percorso.
Le “Pagaie Rosa – Pink Butterfly” partecipano a gare, manifestazioni ed eventi sportivi e sociali a livello nazionale e anche internazionale, a testimonianza che si può avere una vita piena e attiva anche dopo questa traumatica esperienza.

Pagaie Rosa Onlus
Codice fiscale 97496440583
Sede legale
Via F. D’Ovidio, 4 – 0137 Roma

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